La danse du destin

Sarajevo, 12 ans après

Amer, il migliore fisarmonicista durante l’assedio

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Nel caso di Amer tutto faceva pensare a un promettente futuro di fisarmonicista. Era il migliore fin da ragazzo. Poi, dopo la guerra, la fortuna gli ha girato le spalle.
“Mi chiamo Amer Hodjic. Ho trent’anni. Quando mi hai fatto vedere la foto mi sono venuti in mente tanti ricordi. Era stata scattata durante la replica di un concerto di fine anno alla scuola di musica. La mia vita è cambiata tanto negli ultimi 12 anni. Ho terminato gli studi nel 1995, poi ho partecipato a un concorso di musica popolare a Istambul, dove sono arrivato quarto migliore fisarmonicista. Allora ero convinto che quello che avrei dovuto fare nella vita fosse comporre e suonare e che tutto il resto avrebbe dovuto passare in secondo piano. Con il tempo mi sono reso conto che avrei dovuto lottare per ricostruire la mia vita e riuscire a cavarmela. Vedo che tutti, oggi, confidano nel proprio lavoro solo per guadagnare e dimenticano qualsiasi altra cosa , e soprattutto vogliono dimenticare il passato. Guardare al futuro è bene, ma non per dimenticare. C’è un episodio che mi ha segnato la vita dopo la guerra. Un banale, ma grave incidente d’auto. Mi sono rotto la testa, ambedue le gambe e le costole. Sono stato sei mesi all’ospedale. Per colpa di questo incidente non ho potuto continuare la scuola di musica perché le mie dita non riuscivano a suonare come prima. Detto questo, ho avuto la fortuna di trovare un lavoro in contatto con la musica e lavoro alla televisione come responsabile delle trasmissioni musicali. La musica è ancora al centro della mia vita.

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