La danse du destin

Sarajevo, 12 ans après

Sanela e i libri salvati

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Durante la guerra questa studentessa dava una mano a catalogare i libri salvati dall’incendio che aveva devastato la Biblioteca Nazionale. Oggi è un medico apprezzato e lavora per un’organizzazione delle Nazioni Unite. Siamo tornati insieme nella Biblioteca. Si è rattristata vedendo l’ingresso ancora distrutto e “i suoi libri” ancora da riporre ai loro posti negli scaffali Gli anni sono passati ma …
“Sono Senela Krehic. Sono una degli abitanti di Sarajevo rimasti in città dal 1992 al 1996. In questo periodo lavoravo per le biblioteche universitarie e nazionali. Ci conoscemmo tra il 1994 e il 1995. Nella foto sono seduta in mezzo alle pile di libri: era tutto quello che rimaneva della nostra biblioteca, della nostra cultura, i nostri libri fondamentali. Il nostro rifugio, dove i miei colleghi ed io tentavamo di catalogare e organizzare al meglio quello che non era scomparso divorato dalle fiamme. Guardando queste vecchie immagini mi rendo conto di quello che abbiamo fatto e di quello che ancora oggi rimane da fare. Guardati intorno: benché la nostra biblioteca abbia ricevuto molti aiuti per la ricostruzione, è ancora lontana dall’essere quella di prima. Vijecnica, è ancora in rovina. Passano gli anni ma ho la sensazione che ci siamo dimenticati quello che ci eravamo ripromessi: con la pace, Vijecnica tornerà magnifica come prima, il simbolo e il centro ideale della nostra cultura. Bisogna muoversi, ora o mai più.”

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